Il primo nucleo del museo del ferro è stato allestito nel 2015 occupando solo una parte della sala del vecchio lanificio che lo ospita. È stato poi arricchito e riorganizzato nel 2021 arrivando così alla sua veste attuale.
Rappresenta un saggio ed una testimonianza del ricco patrimonio prodotto negli anni dai fabbri che hanno preso parte alle varie edizioni della “Biennale” del ferro partecipando ai concorsi di forgiatura, di cui il museo ripercorre cronologicamente le tappe salienti. La sala in cui sono esposte le varie opere, da visitare muovendo da sinistra, inizia con un’opera del 1981 (la più lontana nel tempo) intitolata “Il vecchio e il bastone” a cui seguono quelle degli anni 1995 e 1997, realizzate ai tempi in cui la competizione avveniva ancora nella forma di “prova estemporanea di forgiatura”, poi divenuta, a partire dal 2001, “campionato del mondo di forgiatura”.
I vari “pezzi” del museo, posizionati su espositori di legno disposti in successione cronologica, sono corredati di didascalie che informano sul nome dell’autore o degli autori (nel caso di opere realizzate in squadra), sulla nazione di appartenenza, sul titolo dell’opera, sull’anno di realizzazione, sul tema assegnato per la competizione e sulla posizione ottenuta nel podio delle opere vincitrici.
La sala accoglie anche, oltre a quelle vincitrici delle varie edizioni, alcune opere ritenute dai maestri fabbri o da esperti del settore, degne di particolare menzione; inoltre ospita alcune sculture vincitrici del concorso di scultura, che per le loro caratteristiche strutturali non sono adatte ad una esposizione all’aperto.
Da segnalare, infine, la porta in ferro realizzata a Stia nel settembre 2022 durante l’incontro delle Città Europee del ferro aderenti al “Ring of the european Cities of iron works”: ogni nazione presente alla manifestazione ha forgiato una delle formelle che la compongono.